giovedì 24 novembre 2016

Rifiuti&Camorra: aperta inchiesta dopo le rivelazioni del pentito

Da: Giornale di Brescia 
di martedì 22 novembre 2016  

Scritto da Andrea Cittadini

La Procura di Brescia entro fine anno potrebbe ascoltare Nunzio Perrella Indagini nell’area indicata

Quel «al nord state rovinati» è finito in un fascicolo di inchiesta aperto dalla Procura di Brescia. Obiettivo fare piena luce sulle rivelazioni dell’ex boss della camorra, Nunzio Perrella, che al presidente del comitato ambientalista bresciano Gigi Rosa, nel corso di una trasmissione televisiva, ha spiegato il traffico di rifiuti pericolosi e nocivi che da anni interesserebbe il Bresciano.Inchiesta aperta, riflettori accesi. 

Agli atti. Perrella non si è limitato a fare l’elenco dei comuni di Montichiari, Castegnato, Ospitaletto e Rovato dove per un lungo periodo anche lui stesso avrebbe sversato veleni. C’è di più: l’ex boss ha scritto i nomi di imprenditori di casa nostra con i quali il «sistema dei rifiuti illeciti» avrebbe avuto contatti. Poi ha anche citato le discariche interessate. «Son tutte piene zeppe quelle cave» la versione di Perrella resa pubblica. Su un pezzo di carta ha però annotato altri aspetti ritenuti dagli inquirenti molto interessanti. Così l’uomo che ha cominciato a collaborare con la giustizia fin dal 1992, un anno prima della creazione della Procura Nazionale Antimafia,torna a vestire un ruolo determinante per capire cosa sia finito nel sottosuolo del nostro Paese e soprattutto della provincia bresciana. Il suo percorso di collaboratore di giustizia si era poi fermato al termine di importanti processi che avevano fatto luce sulla «terra dei fuochi» e sul caso Campania.Già avviato attraverso il Ministero della giustizia l’iter per poterlo ascoltare direttamente in Procura a Brescia e entro fine anno l’ex boss della camorra potrebbe essere convocato a Palazzo di Giustizia. Sarà sentito a sommarie informazioni, come persona informata sui fatti, ma non è da escludere che, davanti a conferme attendibili o rivelazioni ancor più dettagliate di quelle già registrate, Perrella possa iniziare un nuovo percorso da collaboratore di giustizia. Questo però è un capitolo ancora tutto da scrivere. 

Ieri e oggi. Di certo le dichiarazioni dell’ex boss, quel «a Montichiari state peggio che da noi a Napoli», e ancora «la monnezza è oro e ancora oggi il traffico non si ferma», hanno alzato il livello di attenzione sulla situazione ambientale a Brescia. «Questa provincia è diventata uno dei centri peggiori d’Italia per il trattamento dei rifiuti pericolosi» ha detto solo pochi giorni fa il procuratore generale Sandro Raimondi, commentando l’ultima inchiesta sul traffico illecito di rifiuti che ha portato all'arresto di sei persone e alla contestazione per la prima volta del reato di inquinamento ambientale in virtù delle nuove norme. Il fascicolo aperto al quarto piano di Palazzo di Giustizia dopo le dichiarazioni di Perrella servirà per valutare se effettivamente dagli anni ’90 ad oggi - come spiegato dall'ex boss - l’attività illecita non si sia mai fermata. Nel caso, le condotte del passato non potranno essere giudicate, mentre il discorso sarebbe completamente diverso davanti a fatti attuali.

martedì 22 novembre 2016

Rifiuti&Camorra parla il pentito: «Nel Bresciano siete rovinati»

Da: Giornale di Brescia
di martedì 22 novembre 2016

Scritto da Andrea Cittadini

L’ex boss Nunzio Perrella risponde al presidente di Sos terra Gigi Rosa: «Sversati rifiuti tossici»

«La monnezza è oro» dice convinto. Ripete quello che nella sua prima vita è stato un mantra. Passamontagna per nascondere il viso, ma nessun giro di parole. Nunzio Perrella,primo pentito della Camorra, dal 1992 collaboratore di giustizia, è un libro aperto sul traffico illecito di rifiuti che ha gestito per anni. «Io - dice battendosi il petto - ho riempito di rifiuti tossici il raccordo anulare a Roma. Ho avuto rapporti con i più grandi camorristi». Rivelazioni che anticipano la fotografia del territorio bresciano scattata da chi ha seminato veleni per una vita. Prima di pentirsi. «Ah, Montichiari...». «Il nord sta molto rovinato» racconta Perrella con accento napoletano davanti alle telecamere di Nemo,trasmissione di Raidue. Parla da un ristorante di Napoli e allo stesso tavolo c’è Gigi Rosa, presidente del comitato ambientalista bresciano SOS terra. «Io sono di Montichiari» spiega Rosa all’ex boss della Camorra. «Ah, Montichiari, mamma mia che zona» la replica immediata di Perrella. Che poi entra nel dettaglio. «Abbiamo sversato rifiuti tossici a Ospitaletto, Castegnato, Montichiari e Rovato».E ancora: «Le vostre discariche di quella zona sono tutte piene zeppe di rifiuti pericolosi». Poi la sentenza: «Voi al nord siete più rovinati di noi». E il «noi» è riferito alla zona della terra dei fuochi. «Il nord sta molto rovinato fin dal 1987. Poi quando è stato pieno di rifiuti ci siamo spostati al sud e ancora oggi l’attività non si ferma». Perrella ha cambiato vita«ma nonostante io sia collaboratore di giustizia ricevo ancora richieste di gestire rifiuti nocivi. Mi chiamano imprenditori, grandi imprenditori...». La reazione. «È stato un faccia a faccia di due ore e sono rimasto scioccato» ammette Gigi Rosa. «Un conto è sapere che esiste il traffico di rifiuti illeciti e un altro è sentirselo dire con tanto di particolari». Sono proprio i dettagli ad aver colpito il presidente del comitato Sos terra. «Uno su tutti? Quando Perrella ha parlato dei rapporti che c’erano con il mondo della politica e quella frase "per ogni carico di rifiuti dieci lire - stiamo parlando di 20 anni fa - andavano alla Camorra e 25 al politico che dava l’ok per gli sversamenti"». Tutto ormai passato? «Non credo proprio - dice convinto Rosa - visto che il pentito ha spiegato chiaramente che nulla è cambiato e che l’attività illecita continua e che la Camorra continua a fare i soldi sulla salute della gente. Sopratutto del nord». E il pensiero va così alla situazione bresciana, sempre più preoccupante. «Solo a Montichiari ci sono 13 milioni di metri cubi di rifiuti,a Brescia 67 milioni, ma nessuno tiene conto del sommerso - si sfoga Rosa - di tutto quello che 20-25 anni fa è stato sotterrato nel territorio»